Due miliardi di euro in sette anni per costruire e ristrutturare oltre 11.000 case popolari in aggiunta alla 49.000 già esistenti sul territorio toscano. La richiesta di risorse lanciata alla Regione dal Cispel corrisponde in pieno a quella più volte rivendicata negli anni dai sindacati Cgil e Sunia della Toscana.
Nel frattempo, i Sindacati auspicano che i Comuni toscani e le undici aziende che per loro conto gestiscono il patrimonio di case popolari, utilizzino le risorse già disponibili per ottimizzare tempi di esecuzione e costi in modo da ristrutturare le oltre 3500 abitazioni che attualmente sono sfitte. Non è più tollerabile girare nei vani scala dei condomini di edilizia pubblica e constatare con rammarico che da anni sono presenti abitazioni con la porta murata perché in attesa di essere ristrutturate, quando oltre 20.000 famiglie toscane sono in lista di attesa di una soluzione abitativa che consenta loro di risollevarsi da una situazione di precarietà economica e sociale.
Maurizio Brotini eSimone PorzioCgil Toscana
Laura GrandiSunia Toscana

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ultimo aggiornamento: 09-10-2020


Figline- Incisa: edilizia privata, riduzioni tariffarie per chi ristruttura e restaura

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